“Tu non sai.
Tu non sai del mio mare azzurro. Tu non sai dei miei cieli di primaveraa all’alba, ed al tramonto. Tu non sai degli arcobaleni. Tu non sai dei fiordalisi, delle viole e del cielo stellato, che all’improvviso, e con grande dolore non ho visto più. Tu non puoi sapere quello che mi è mancato, nella mia vita, e che non ho potuto più vedere, perchè solo un cieco può capire veramente, un altro cieco, e quello che mi è mancato veramente, e che un giorno ritroverò nella luce di Dio.”
Tu non sai del mio mare azzurro. Tu non sai dei miei cieli di primaveraa all’alba, ed al tramonto. Tu non sai degli arcobaleni. Tu non sai dei fiordalisi, delle viole e del cielo stellato, che all’improvviso, e con grande dolore non ho visto più. Tu non puoi sapere quello che mi è mancato, nella mia vita, e che non ho potuto più vedere, perchè solo un cieco può capire veramente, un altro cieco, e quello che mi è mancato veramente, e che un giorno ritroverò nella luce di Dio.”
Versi di Vito Coviello, scrittore materano non vedente, scritti con l’ausilio di speaky facile